I bambini, soprattutto se molto piccoli (0-2
anni), manifestano molta curiosità e spinti dalla voglia di esplorare
l’ambiente circostante, scoprire e conoscere le proprietà degli oggetti
cominciano a toccare, mettere in bocca, fare cadere. Questo dà il via all’apprendimento:
in un primo momento si verificherà l’interiorizzazione delle informazioni esterne,
le quali verranno messe in atto per il semplice piacere di farlo
(assimilazione); in seguito, un meccanismo di trasformazione con il quale gli
schemi di azione verranno modificati a seconda dell’oggetto (accomodamento).
Applicando questa teoria Piagietiana alla
relazione bambino-tecnologia, possiamo affermare che se i genitori utilizzano
spesso la televisione e altri dispostivi informatici (maggiormente i tablet) in
presenza del proprio figlio, è altamente probabile che il piccolo manifesti
interesse e curiosità verso l’oggetto perché nuovo e non conosciuto; egli
quindi cercherà di mettere in atto tutti gli schemi comportamentali che
conosce: proverà ad afferrarlo, portarlo alla bocca e così via … fino a quando,
vedendo che tastando e additando lo schermo del tablet, questo si illumina o
produce suoni, egli comprende qual è l’azione giusta, automaticamente modifica
i suoi schemi e riproduce la medesima operazione più volte per generare quel
determinato evento.
Molto spesso, quindi, siamo noi adulti e i genitori
stessi a mettere involontariamente tali oggetti nelle mani dei bambini.In conclusione, è possibile che bambini già a 8-10 mesi “utilizzino” i dispostivi informatici in quanto attirati dallo “strano/ nuovo” oggetto e più avanti, ai 18-24 mesi,si aggiunge la capacità di pianificare l’azione per raggiungere uno scopo preciso.
Ad esempio, l’utilizzo di giochi costruttivi in un
momento della giornata e non sempre, ma soprattutto è compito del
genitore informasi precedentemente sulla finalità del game e cercare di
sceglierne uno appropriato all’età e allo sviluppo intellettivo del proprio
figlio. Questo ha il proposito di creare consapevolezza nell’adulto di ciò che
si sta trasmettendo al bambino ed evitare di cadere in vizi o errori.
Molto interessante l'applicazione della teoria Piagettiana alle tecnologie! E penso anche molto giusta. La conferma anche il fatto che a volte i bambini sanno usare apparecchi elettronici meglio degli adulti!
RispondiEliminaI bambini del 2000 sono già molto più tecnologici di noi, questo perchè la società si è trasformata notevolmente!
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