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martedì 1 ottobre 2013

TECNOLOGIA E APPRENDIMENTO: INIZIO DI UN LUNGO DIBATTITO


       Per affrontare questo argomento propongo la riflessione dello psicologo statunitense J.S. Bruner, il quale, facendo riferimento alle ricerche di L.S. Vygotskij, mette in luce l’influenza dei fattori culturali e sociali sui processi di apprendimento e sull’intero sviluppo del bambino.
Dal momento in cui si arriva a considerare ciò, bisogna necessariamente prendere atto che la società di oggi è cambiata rispetto a vent’anni fa e che le tecnologie, in continua evoluzione, sono avanzate fino ad invadere in maniera incisiva molti aspetti della nostra vita quotidiana e sociale.
      Tengo a precisare che in funzione di quanto appena stilato, le considerazioni fatte e che farò, saranno articolate in base ai cosiddetti paesi avanzati, ma anche a quelli in via di sviluppo come Cina e Giappone, nei quali la tecnologia ha un ruolo primario tanto da essere diventata la maggiore risorsa.
Quindi il rapporto fra tecnologia e apprendimento, come afferma M.Beatrice Ligorio (professoressa di psicologia dell’educazione all’università di Bari) nella rivista “Paradigmi”, non ha una nascita recente, bensì una storia pluri-decennale e ripercorrendola si scopre una relazione complessa: a volte l’una trova espressione nell’altro, altre volte l’uno spinge e potenzia l’altra.
      Se è vero che le reti e i dispositivi tecnologici/ informatici modificano le forme della nostra conoscenza e danno luogo a nuovi contesti di apprendimento, non si può certo rimanere ancorati esclusivamente ad una vecchia didattica.
ll bambino affinché sia competente deve essere in grado di padroneggiare gli strumenti culturali del suo tempo. Dunque, è necessario poter fornire ai “nativi digitali” nuove chiavi interpretative della realtà al fine di facilitare l’apprendimento, permettendo di impadronirsi della loro epoca.

2 commenti:

  1. Concordo molto con quello che hai scritto! Le scuole negli ultimi anni si stanno attrezzando con LIM, registri elettronici e aule informatiche avanzate, per far si che già dalle elementari i bambini comincino ad utilizzarle. Il problema è che a volte sono i maestri/educatori/professori a non saperli usare completamente, e questo è un po' uno "spreco" della risorsa elettronica.

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    1. Infatti, proprio gli insegnati che dovrebbero fornire gli strumenti necessari non sono in grado di farlo. Si presenta il bisogno di sostenerli con corsi di formazione per permettere ai bambini di oggi di usufruire della tecnologia come risorsa e mezzo di apprendimento!

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